Ricette tipiche del territorio

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Stracotto alla mantovana

Un Kg di carne d’asino o in alternativa di manzo (taglio muscolo, cappello del prete), 4 cucchiai di olio o un etto di burro a piacere, carota, cipolla, sedano, un paio di bicchieri di brodo, due o tre bicchieri di vino rosso (ottimo il lambrusco mantovano), sale, due cucchiai di passata di pomodoro. La carne deve essere un pezzo unico, si lega ed infarina. Si mette sul fuoco un tegame pesante (di acciaio spesso con doppio o triplo fondo) con l’olio o il burro. Si aggiunge la carne a rosolare bene (circa una ventina di minuti), si controlla che la carne non attacchi sul fondo rigirandola un paio di volte fino a che si forma la crostina esterna. Si aggiungono le verdure affettate o tritate, la passata, il sale e il brodo che va fatto asciugare a fuoco lento (deve bollire appena). Aggiungere il vino, coprire la casseruola con carta-forno (per fare tenuta) ed un piatto fondo che deve sempre rimanere pieno di acqua, in modo che il vapore di cottura condensi e ricada sulla carne, impedendole di seccarsi, durante le quattro, cinque o sei ore di lentissima cottura. A fine cottura, frullare il sugo per renderlo omogeneo con un mixer a immersione, tagliare a fette la carne e coprirle con il proprio sugo, dopo aver aggiustato di sale. Lo stracotto si può mangiare da solo con il suo sugo di cottura, con la polenta, o può essere usato per condire i maccheroncini col torchio o come ripieno negli agnolini.